Lo stile sinodale prima profezia

AFFRESCHI SINODALI/11

Affreschi sinodali (11)
Segni, gesti e occasioni lungo il cammino

Lo stile sinodale prima profezia

La fatica degli apostoli – Sabato 19 marzo a Morbegno, nella chiesa dedicata a san Giuseppe, l’assemblea sinodale si esprimerà con il voto sulle proposizioni presentate dai Circoli territoriali su matrimonio e famiglia, ordine e ministeri, giovani, poveri. Nelle settimane scorse la richiesta avanzata dal Vescovo all’assemblea del 26 febbraio per un supplemento di approfondimento sul tema della testimonianza nel mondo, è stata accolta e ripresa: ha fatto riflettere. Nella molteplicità delle valutazioni, la vitalità del dialogo e la maturità ecclesiale si sono intrecciati e sono stati elementi costanti e condivisi. All’incontro dei facilitatori sabato 12 marzo a Piantedo si è valutata la proposta avanzata dal Consiglio di Presidenza del Sinodo di esplicitare in termini di concretezza e fattibilità la proposizione sulla testimonianza nel mondo che l’assemblea aveva approvato condividendone l’essenzialità. L’invito è di compiere un ulteriore discernimento sul lavoro svolto dai Circoli territoriali per evidenziare priorità concrete e realizzabili. La proposta verrà comunicata nei dettagli ai sinodali. La richiesta del Vescovo diventa anche un’occasione per scoprire che nella fatica apostolica non c’è posto per la stanchezza.

La nostra diocesi con le altre – Nei giorni 18 e 19 marzo i due referenti della nostra diocesi per il cammino sinodale delle Chiese in Italia saranno a Roma al primo incontro nazionale in presenza. Come già ricordato sarà questo un momento importante per fare il punto non su questioni metodologiche e operative ma su come la sinodalità sta muovendo i suoi passi nelle diocesi italiane.  Scrive l’arcivescovo Erio Castellucci referente per l’Italia del Sinodo dei Vescovi: “Questo incontro vuole anche essere una sosta che aiuta l’ascolto delle nostre comunità. Sarà un momento di spiritualità che ci permetterà di connetterci a quella comunione profonda che dà linfa al nostro camminare. La gratitudine diventerà lode al Signore e arricchimento reciproco”. Per la narrazione dell’esperienza diocesana che dovrà essere consegnata a fine aprile si sono resi disponibili i facilitatori dei Circoli sinodali territoriali mentre per la redazione del testo finale che comprenderà anche la prima fase del sinodo, si sta costituendo un gruppo di lavoro misto laici, sacerdoti, giovani e adulti.

L’Ac per la formazione dei laici – Domenica 13 marzo l’Azione cattolica diocesana si è ritrovata in assemblea in presenza. Nel presentare l’incontro sul settimanale diocesano il presidente diocesano Franco Ronconi si era soffermato sul Sinodo con queste parole:” C’è la speranza che dal Sinodo escano indicazioni importanti per la vita della nostra Chiesa di Como. Ma già ora penso che vada sottolineata la prima profezia: l’importanza che lo stile sinodale diventi stile permanente per la Chiesa. La Chiesa, già oggi e sempre più negli anni prossimi, avrà bisogno di laici formati, capaci di impegnarsi a fianco dei sacerdoti col metodo della corresponsabilità. L’Ac, che da sempre è impegnata nella formazione dei laici, su questo può dunque offrire il suo aiuto, abbiamo ad esempio avviato in alcuni vicariati dei percorsi formativi sulla corresponsabilità”. Un auspicio e un impegno che vengono da un’associazione di laici il cui progetto educativo e formativo è stato richiamato nelle proposizioni sinodali come percorso di grande valore.

Un cero che arde – Tra il battistero e il tabernacolo una piccola fiamma si aggiunge a quelle sull’altare. Sta per iniziare la celebrazione eucaristica, il sacerdote si rivolge all’assemblea: “Questo è il cero che richiama il Sinodo diocesano, che ci fa sentire in cammino con altre parrocchie”. Ormai del cero con il logo del Sinodo è rimasto solo un piccolo tronco. È passato molto tempo dalla sua prima accensione ma la sua luce è intatta. Colpiscono le parole e il gesto semplici di un parroco che così coinvolge la sua comunità nel cammino sinodale.  Anche lui è un sinodale, conosce le fatiche e le difficoltà del cammino, conosce altrettanto bene il desiderio e l’impegno di essere Chiesa in uscita. Condivide i pensieri di quanti vivono l’esperienza sinodale come percorso di crescita per testimoniare e comunicare insieme la Misericordia di Dio. Racchiude tutto in un piccolo cero acceso.  Sa che quella fiammella all’inizio della messa non passerà inosservata e susciterà qualche domanda.

Paolo Bustaffa

(pubblicato sul n. 11 de “Il Settimanale della Diocesi di Como” del 17 marzo 2022)

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