Incontro della Giunta della Consulta diocesana delle aggregazioni laicali sul “Documento finale”
Pagine che si aprono al futuro
Il 4 giugno 2022 è stato consegnato al vescovo Oscar il “Documento finale” approvato il 21 maggio dall’assemblea dell’XI Sinodo diocesano. Con questo atto si sono conclusi i lavori sinodali ed è iniziato il tempo del discernimento necessario al Vescovo per cogliere da quel testo le priorità pastorali da indicare alla diocesi per il cammino futuro. La rilettura del “Documento finale” consente oggi di rivedere una storia fatta di preghiera, ascolto, discernimento, proposta. Invita a tenere vivi lo “stile sinodale” e la “conversazione spirituale” per accogliere e attuare come “un nuovo inizio” le indicazioni che verranno dal Vescovo.
La Giunta della Consulta diocesana delle aggregazioni laicali (Cdal) ritiene importante la “rilettura” di quelle pagine di una storia della diocesi che si aprono sul futuro e così ha dedicato l’incontro del 27 giugno a una riflessione sull’esperienza sinodale con particolare riferimento al capitolo “testimonianza nel mondo”.
La Cdal aveva offerto e condiviso al riguardo il frutto di un discernimento e di percorsi sperimentali in ambito socio politico con realtà anche non ecclesiali, nel Fondo diocesano di solidarietà d’intesa con la pastorale sociale diocesana, nel Laboratorio Bene Comune con i giovani, nel progetto “cultura e comunicazione” in sinergia con il settimanale diocesano.
Ci sono state diverse occasioni per tradurre con linguaggio laicale l’invito a essere testimoni e annunciatori della Misericordia di Dio nei luoghi di vita, di lavoro, di incontro e nei tempi della fatica, dell’incertezza e della solitudine. Sono passi che la Cdal con le aggregazioni laicali che la compongono intende condividere con la comunità cristiana alla luce degli orientamenti che darà il Vescovo perché il camminare insieme sotto la guida dello Spirito sia sempre più un mettersi al fianco degli uomini e delle donne nella ricerca di senso, di speranza, di fraternità.
In questa prospettiva l’esperienza della corresponsabilità ecclesiale, ad avviso della Cdal, ha preso contorni più precisi anche se è necessario un supplemento di consapevolezza sia da parte dei laici che dei preti per renderla più visibile, credibile e creativa. Dal Sinodo sono venuti segnali importanti ed è venuta anche la domanda di superare “clericalismi clericali” e “clericalismi laicali”: è questo un passo sollecitato dal Concilio e richiamato spesso da papa Francesco che incontrando il 19 maggio i direttori delle riviste culturali dei gesuiti ha ribadito che “il problema attuale della Chiesa è proprio la non accettazione del Concilio”.
Il pensiero della Giunta Cdal è quindi soprattutto rivolto alla formazione della coscienza cristiana in un tempo segnato da tante fragilità e complessità ma anche da una ricerca, spesso sotto traccia, di Dio. La Consulta anche dalla rilettura del “documento finale” si sente chiamata ad approfondire e condividere l’impegno per la carità operosa e per la carità intellettuale che insieme alimentano la comunione e la missione, rendono più fecondo il dialogo Chiesa-mondo a partire dalla realtà locale, danno sostanza alla vicinanza al Vescovo con la competenza e la sensibilità dei laici.
Infine per la Cdal la rilettura del “Documento finale” offrirà anche motivi e occasioni perché il Sinodo diocesano nella fase di attuazione sia in comunione con il Sinodo dei Vescovi sulla sinodalità e con il Cammino sinodale delle Chiese in Italia.
La Giunta della Cdal