Morbegno, 1° marzo 2025

Consiglio pastorale diocesano: “un cantiere di profezia”

L'Equipe sinodale al Consiglio pastorale diocesano

Comunicazione dell’Equipe Sinodale Diocesana 

al Consiglio Pastorale Diocesano

 Morbegno, 1° marzo 2025

 

Le visite pastorali ai Vicariati

L’équipe sinodale diocesana, costituita dal vescovo Oscar per tenere vivo il contatto tra cammino diocesano e cammino nazionale, ha seguito le assemblee delle visite pastorali ai Vicariati, ha ascoltato le relazioni e gli interventi e come tutti ha accolto le parole di indirizzo, di incoraggiamento e di sprone del nostro Vescovo. Le 17 visite pastorali – ne mancano nove per concludere il cammino – sono state nel loro insieme un evento di grazia, una benedizione di Dio, uno stimolo dello Spirito Santo e da questa fondamentale premessa inizia una prima   valutazione.

La narrazione del positivo – quotidiano e spesso nascosto – e anche delle criticità, invita a comprendere, a iniziare o rafforzare il cammino sinodale sul territorio.

La prospettiva sinodale che nelle visite pastorali è a volte risultata assente chiede una riflessione e un rilancio anche in Consiglio pastorale diocesano. Sarà di grande aiuto la “conversazione nello Spirito” da sperimentare come processo e stile per la costruzione della Chiesa sinodale, la Chiesa missionaria, la Chiesa in uscita, la Chiesa. Quella Chiesa che Papa Francesco ha delineato in maniera molto chiara ma che fatichiamo a comprendere nella sua visione complessiva, di cui riusciamo a cogliere solo alcuni aspetti esteriori, senza forse percepire che la Chiesa del futuro non potrà che essere sinodale, per potere continuare l’annuncio del Vangelo in un mondo uscito dal tempo della cristianità.

Ci sono le condizioni per camminare insieme, guidati dallo Spirito, ma occorre che lo stile e il processo sinodale siano maggiormente conosciuti e messi in opera e in questa direzione offrono uno stimolo e un sostegno il Libro sinodale, il Quaderno ad anelli e le relazioni tra le persone.

Le visite pastorali hanno confermato e confermano che occorre tempo perché si realizzino quelle conversioni personali, comunitarie, strutturali che sono indispensabili per annunciare il Vangelo in modo credibile e attrattivo. Non bisogna però segnare il passo.

Le narrazioni hanno messo in particolare rilievo le buone prassi, come richiesto dal Vescovo nella lettera di indizione della visita pastorale: queste sono una testimonianza preziosa, da coltivare ed è fondamentale che esse con il linguaggio della concretezza siano annuncio del Vangelo e non corrano il rischio di pensare e di presentare la Chiesa come fatto o processo sociologico.

Ed è proprio qui che la “conversazione nello Spirito” diventa un percorso pedagogico irrinunciabile che ha come maestro lo Spirito Santo.

L’ascolto della Parola, l’ascolto degli altri, il discernimento, la scelta condivisa, la partecipazione, il magistero dei Pastori, sono passaggi indispensabili che danno spessore pastorale al fare.

Le visite pastorali ai Vicariati non si sono consumate e non si consumano nei giorni della preparazione e della celebrazione: aprono gli sguardi e gli orizzonti, ravvivano la passione per il lieto annuncio del Vangelo, suscitano il desiderio dell’incontro con il Signore Risorto, comunicano la gioia della fede e dell’essere Chiesa.

In quest’ottica l’équipe sinodale diocesana sarà lieta di accogliere dai Consigli pastorali vicariali l’invito a condividere alcuni momenti di narrazione, di ascolto, di formazione e di sperimentazione anche per superare atteggiamenti di scetticismo e di fatica. Vorremmo raccogliere con il vostro aiuto, il tanto materiale prezioso, frutto di un lavoro di discernimento compiuto nei Vicariati, prodotto in occasione delle visite pastorali e anche le testimonianze che hanno comunicato ai presenti alle assemblee la positività della   conversazione nello Spirito, scelta per preparare e soprattutto prepararsi all’incontro con il Vescovo.

Il cammino diocesano e il cammino nazionale

La prima impressione che i due referenti diocesani hanno avuto fin dal primo incontro del cammino sinodale delle Chiese in Italia iniziato nel 2022 è stata quella di vivere un evento di grazia, di avvertire il soffio dello Spirito Santo, di sperimentare una fraternità intensa e aperta.

Avevamo vissuto questa esperienza anche al Sinodo diocesano e l’incontro con le altre Diocesi italiane ha confermato il primato della vita nello Spirito, un primato generativo di tutte le altre scelte.

Occorre sperimentare con più convinzione la “conversazione nello Spirito” che in un primo momento a molti è sembrata un esercizio astratto mentre, più che un metodo, si è rivelata un processo e uno stile per costruire la Chiesa sinodale, per comunicare la Chiesa sinodale.

Abbiamo vissuto la fase narrativa (2021 – 2023), la fase sapienziale (2023 – 2024), la fase profetica (2024 – 2025). Abbiamo vissuto con gioia questi momenti sapendo che eravamo con le altre diocesi a portare la ricchezza della nostra e a ricevere la ricchezza delle altre.

È stato ed è anche oggi uno scambio di doni in cui la nostra esperienza diocesana sinodale è stata accolta con gratitudine così come il nostro Libro sinodale, appena pubblicato, è stato accolto con simpatia dal vescovo Erio Castellucci che guida il cammino sinodale nazionale.

Ci siamo imbattuti anche noi nello scetticismo rispetto al cammino sinodale e come ci ha suggerito il card. Matteo Zuppi, presidente della CEI, non ci siamo erti a giudici bensì abbiamo cercato di capire le ragioni di questo atteggiamento e di trovare le risposte nel dialogo e nella preghiera. Le risposte sono venute e verranno dalla conversione che sapremo vivere in noi stessi, nelle nostre comunità, nelle nostre strutture.

Siamo infatti convinti come voi che il nostro compito non è solo o non è tanto fare programmi e organizzare iniziative quanto far rinascere in ciascuno e ciascuna di noi la passione evangelizzatrice, di suscitare il desiderio di Dio, di condividere la bellezza della Chiesa, di comunicare la speranza che non delude.

Il contributo per la fase profetica del cammino sinodale delle Chiese in Italia

In questi mesi l’équipe sinodale diocesana ha preso in esame lo strumento di lavoro per la fase profetica, fase che si concluderà con la seconda assemblea nazionale che si terrà a Roma dal 31 marzo al 3 aprile p.v.  Lo strumento di lavoro è stato inviato alla segreteria del CPD perché riteniamo che il Consiglio pastorale diocesano sia il soggetto primo del percorso sinodale.

Lo strumento di lavoro è composto da 17 schede tra le quali ne abbiamo scelte quattro alla luce del Libro sinodale diocesano e tenendo conto che “sinodalità e corresponsabilità” è il tema unitario di fondo scelto dalla nostra diocesi.

Le prime tre schede (7, 11, 12) insistono sulla formazione alla sinodalità, sulla formazione per la corresponsabilità e per i ministeri dei laci, sulle forme sinodali di guida delle comunità mentre la quarta (n.2) si rivolge alla dimensione sociale dell’evangelizzazione per la quale il Libro sinodale indica alcuni percorsi, ripresi nel Quaderno ad anelli e che stanno per essere avviati.

Anche nella fase profetica ci sono molte “convergenze” tra il Libro sinodale diocesano e gli orientamenti sinodali nazionali. Altre incontreremo quando i nostri Vescovi consegneranno alle diocesi le priorità pastorali frutto del loro discernimento sul documento finale della seconda assemblea nazionale.

Il cammino sinodale continua: “camminando s’apre cammino …” potremmo ripetere con la lieta certezza che è lo Spirito Santo a guidare i nostri passi.

Nel contributo che avete ricevuto o che riceverete (vedi https:// sinodo.diocesidicomo.it) e che d’intesa con la segreteria del CPD abbiamo elaborato e inviato alla segreteria sinodale nazionale con l’approvazione del nostro Vescovo, abbiamo scritto che il Consiglio pastorale diocesano è “un cantiere di profezia”: questo è il nostro augurio.

 

L’Equipe Sinodale Diocesana

Rossano Breda, Paolo Bustaffa, Luciano Galfetti,

Paola Oreggioni, Loretta Pedrotti, Girolamo Pugliesi