Dall'assemblea di Sagnino del 20 novembre

AFFRESCHI SINODALI/4

Affreschi sinodali/4.
Dall’assemblea di Sagnino: uno stile e un metodo più coinvolgenti

Nel voto, un segno di fiducia

Una “assenza – presenza” – La preghiera guidata dal Vescovo e la sua riflessione all’inizio dei lavori aprono l’assemblea sinodale di sabato 20 novembre nella chiesa parrocchiale dei santi Pietro e Paolo in Sagnino. L’invocazione allo Spirito Santo e la consapevolezza di essere stati da Lui convocati richiamano il significato ecclesiale dell’evento anche nel momento del voto.  Quello che accade non è solo l’esprimersi di 184 sinodali, è anche la voce della comunità diocesana in tutte le sue tonalità. Si vive un’invisibile ma reale esperienza di “assenza – presenza” che vede aprirsi le pareti della chiesa in un abbraccio che accoglie l’intera comunità. Il Sinodo è un intreccio di relazioni, di dialoghi, di fraternità, anche nel voto.

Un cambio di passo – Poco più di due ore per esprimere il voto sulle 17 proposte emerse dai circoli territoriali che hanno consentito, grazie al loro impegno unito a quello della segreteria diocesana, di vivere anche questo momento come un atto di amore alla Chiesa. “Approvo, non approvo, approvo con modifica, approvo la modifica, approvo un testo aggiuntivo, approvo una nuova proposizione…”: dietro ogni scelta c’è una conoscenza dei temi maturata nei circoli territoriali che sempre più stanno assumendo un ruolo trainante nel cammino sinodale.  Grazie a questo discernimento preliminare la votazione scorre leggera, favorita anche al simpatico strumento tecnologico appeso al collo che rimanda ogni voto su un tabellone.  Come previsto si tornerà a votare i testi modificati ma nella mattina del 20 novembre si è segnato un passo avanti nello stile e nel metodo. Si guarda con fiducia all’assemblea del 15 gennaio 2022.

I circoli vanno avanti – La stanchezza sinodale, da alcuni annunciata e da altri temuta, ha una risposta serena e seria dall’assemblea che ha votato le proposizioni su tre capitoli: vita nello spirito, comunione, missione (1 – 17).  I circoli stanno già lavorando su altri due: iniziazione alla fede e formazione (n. 18 -n.24).  Seguiranno quelli su testimonianza nel mondo, matrimonio e famiglia, ordine e ministeri (25 – 37). Continuerà il dialogo tra persone che da tempo si ritrovano periodicamente con il desiderio di offrire un contributo di vita, di pensiero e di proposta al percorso sinodale. I loro incontri iniziano con un auspicio: “Sia il Sinodo un segno che confermi la possibilità di diventare santi nell’oggi di questo mondo…”.  Viene dalla preghiera per il Sinodo: è la preghiera la via che attraversa la stanchezza ma in essa non si dissolve.

In un cammino più grande – In questi giorni si tiene a Roma l’assemblea della Conferenza episcopale italiana e sarà dedicata soprattutto al cammino sinodale delle Chiese in Italia. Monsignor Erio Castellucci terrà un intervento sul tema: “Annunciare il Vangelo in un tempo di rigenerazione. Il cammino sinodale in Italia”. I vescovi, compreso il nostro, si organizzeranno in gruppi per condividere i primi passi.  Ci sentiamo dentro un cammino più grande e troviamo ulteriori motivi per vivere ancor più convintamente il nostro Sinodo diocesano.

Don Ale che apre la porta – È il vescovo Oscar a dare la notizia della morte repentina di don Alessandro Zubiani. Pastore delle comunità di Delebio, Piantedo, Andalo e Rogolo. Aveva 41 anni.  Scriveva don Ale nell’ultimo numero del bollettino parrocchiale, il Ponte:  “Siamo ancora dentro un contesto di incertezza, di fronte al quale siamo chiamati di nuovo dal Signore a tornare ad una scelta essenziale: non quella di sperare che tutto vada bene o che tutto diventi più facile, ma quella di continuare il cammino un passo alla volta, senza lamentarci del peso che abbiamo nello zaino, continuando a seminare speranza e fiducia, certi che solo donando la nostra vita giorno per giorno la possiamo salvare dalla solitudine, dall’isolamento, dallo sconforto che qualche volta rischia di prendere il sopravvento”.

Parole che sono un dono come il sorriso scintillante che don Ale aveva sul volto quando di primo mattino era arrivato ad aprire la porta dell’oratorio di Piantedo ai facilitatori dei circoli territoriali … per aprire la porta al Sinodo.

Paolo Bustaffa

(pubblicato sul n. 44 de “Il Settimanale della diocesi di Como” – 25 novembre 2021)

 

Affreschi sinodali 4